Gli ultimi raccoglitori di Miele selvatico
In Nepal, sul versante occidentale dell’Himalaya, gli uomini della tribù Gurung due volte all’anno praticano una tradizione millenaria, affascinante e pericolosa allo stesso tempo: la raccolta del miele, che viene fatta ancora con metodi e strumenti antichissimi. I Gurung accendono dei grandi fuochi alla base delle rocce, come rito propiziatorio, e utilizzano il fumo per far uscire dagli alveari intere colonie di api della specie Apis laboriosa, le più grandi del mondo, che costruiscono alveari ad alta quota. A quel punto si arrampicano su delle precarie scale di corda sospese nel vuoto, fino a 200 metri di altezza, e con un palo di bambù affilato chiamato “tango” intagliano gli alveari affinché ne fuoriesca il favo (il miele selvatico), che va a finire nelle ceste posizionate precedentemente sotto gli alveari.
Questo tour rappresenta una fantastica avventura. Le persone con una buona conoscenza di arrampicata su roccia possono facilmente partecipare. Infatti non ci sono altri modi per avvicinarsi agli alveari, salvo salendo con l'aiuto di scale di bambù o di corde. Il cacciatore raccoglie il miele nel secchio dagli alveari e lo passa in basso ad un'altra persona. La raccolta avviene al mattino presto quando fa freddo infatti alle basse temperature le api sono meno attive e aggressive e lasciano gli alveari più facilmente.
La raccolta del miele è una tradizione molto antica nelle zone montane del Nepal. Era infatti la fonte principale di dolcificante nei tempi antichi in cui non c'era ancola lo zucchero. Il miele è stato utilizzato per scopi medici e ancora viene usato. In passato, ma ancora oggi, i cacciatori officiano una cerimonia religiosa prima di raccogliere il miele per proteggersi dall'attacco delle api e da qualsiasi altro tipo di incidente. Tale culto è volto anche a rispettare il duro lavoro delle api e del loro grande contributo che portano alla sopravvivenza degli esseri umani. La cerimonia consiste in preghiere, mantra e l'accensione di grandi fuochi alla base delle rocce: il fumo che si genera viene sfruttato per far uscire dagli alveari intere colonie di api.
Questo tour è considerato un'avventura dal resto del mondo, ma qui in Nepal, la raccolta del miele è ancora parte integrante della vita tradizionale ed è per questo che è così interessante ed affascinante assistere a queste tecniche millenarie.
Organizziamo anche tour per la registrazione di documentari di produzione e ricerca.
Wild Honey Hunting Tour
Giorno 1: Da Bhaktapur, dopo colazione, con pulmino privato ci dirigiamo a Dharkay (1,5 ore), breve sosta e ripartimao per Bimalnager (3 ore circa) dove faremo pranzo. Nel pomeriggio con un trasferimento di circa 2.5 ore, arriviamo alle sponde del fiume Marshyangdi. Qui inizia la nostra passeggiata di circa 2.5 ore sino al villaggio dei raccoglitori di miele: sarete accolti dagli abitanti, verrà servito tè di benvenuto.
Giorno 2: Dopo colazione, passeggiamo per circa 1 ora attraversando la giungla sino aL sito di raccolta assisteremo all'affascinante ed emozionante raccolta del miele, assaggeremo il miele appena raccolto. Ritorno al villaggio dove verrà offerto il tè con miele appena raccolto e snack. Dopo esserci rifocillati ripartiamo a piedi (2,5 ore) verso il lodge sulle sponde del fiume, cena e pernottamento.
Giorno 3: Colazione e trasferiemnto a Mugling(3ore) dove faremo pranzo. Nel pomeriggio trasferimento a Dharke (2,5 ore) dove sostiamo per sorseggiare un tè. Ripartenza per Bhaktapur (1.5ore)
Nota 1: L'itinerario del tour può variare, esso dipende infatti dai luoghi prescelti per la raccolta.
Nota 2: In caso di documentaristi o appassionati il soggiorno in loco sarà prolungato.
Honey Hunters by Andrew Newey |
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